L’allerta di Matteo Bassetti sull’aumento dei contagi da morbillo in Italia. Parla il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova.
L’aumento dei contagi da morbillo in Italia non deve essere sottovalutato. Matteo Bassetti, direttore del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova, è tornato sull’argomento nel corso di un’intervista a L’Unione Sarda.
L’allarme morbillo: parla Bassetti
“Nel 2023, in Europa, ci sono stati 30 mila casi di morbillo. Non se ne vedevano così tanti da veramente moltissimi anni”, ha sottolineato Bassetti facendo riferimento ai dati dell’anno appena passato. “Di questi 30 mila, 20 mila hanno avuto bisogno di andare in ospedale. Quindi c’è un ritorno del morbillo in una fascia d’età in cui esso è più preoccupante tra i 15 e i 35-40 anni dove ci possono anche essere delle complicazioni polmonari, neurologiche, sistemiche”, ha voluto aggiungere il direttore del reparto di malattie infettive del San Martino di Genova.
Quando arriverà con proporzioni di epidemia
Spostando l’attenzione sull’attualità italiana e i recenti casi di cui si sta parlando, l’esperto ha messo in evidenza una certa allerta: “Nel 2023 ci sono stati poco più di 50 casi in Italia. In questi primi due mesi del 2024 siamo già a quasi 30 casi. Anche l’Italia, prima o poi, diventerà teatro del morbillo. Penso sia solo da capire quando arriverà con proporzioni di un’epidemia. Io credo sia molto legata da questa ondata del dopo Covid”.
Bassetti ha aggiunto alcuni passaggi fondamentali anche in merito alla necessità di vaccinarsi: “Cerchiamo di ripristinare una cultura vaccinale. Oggi la mortalità infantile per malattie infettive in Italia è vicina allo zero. Da qui bisogna partire. Un Paese evoluto è un Paese che non fa morire i bambini ma non fa neanche finire in ospedale gli adulti per malattie prevenibili”.